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Il blog di Federico Mercuri

sabato 19 agosto 2006

Le moto, la Corsica e l'arte di dire cazzate

Otto brevi clip, dal titolo Le moto, la corsica e l'arte di dire cazzate, raccontano un viaggio in moto in corsica tra amici. Non fatevi ingannare dal titolo dal sapore vagamente zen... di zen c'è veramente poco se non appunto l'arte di dire cazzate.
Buona visione.




Diario di viaggio - Corsica 05/08-19/08/2006

Contatti:

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Av Christophe Colomb 20260 Calvi
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Henry (l'albatros) 0033/495730197

Diario di bordo 05/08/2006 - Federico

Partiamo da casa mia intorno alle 6 e 30 ma il destino sembra non essere dalla nostra parte. Dopo 100Km di Aurelia la moto di Paolo si ferma. Scopriamo solo dopo che l'albero di trasmissione è andato. 3000 € di riparazione.
Io, Dany e Ste proseguiamo verso Livorno. Paolo e Fabrizia si fermano dal meccanico e sono tentati di abbandonare la vacanza.
Come inizio non c'è male. Diciamo pure che poteva andare meglio. Siamo tutti affranti. Eravamo in 5 e adesso siamo in 3 e non è passato nemmeno un giorno. Vedremo se Paolo e Fabrizia decideranno di venire comunque.
Alessandro invece ci raggiungerà a Calvi verso l'8 agosto.
La strada che da Bastia porta a Calvi è divertente da guidare, suggestiva, panoramica. Il tratto più bello inizia dopo Borgo, dove la strada vira dalla costa orientale verso il centro, snodandosi all'interno delle verdi montagne dell'isola. qualche curva e si raggiungono subito i 700mt di altitudine. l'aria è fresca e limpida. Dalla lussureggiante vegetazione delle colline dell'entroterra si passa ad un terreno più brullo e roccioso. Poi si incomincia a scendere verso Ile Rousse, l'aria si scalda ed ecco che riappare il mare, all'altezza del lembo occidentale del deserto des Agriates. Da li fino a Ile Rousse la strada costeggia il mare e, o si pensa alle curve o al panorama, oppure alle ragazze che hanno problemi con l'automobile. essendo carichi e stanchi dal viaggio abbiamo preferito goderci il panorama.
La casa a Calvi è cazzutissima.Paolo e Fabrizia ci raggiungeranno lunedi' con la macchina... meno male.
Il tizio del piano di sotto Jar Jar Bin (il suo nuovo soprannome) è corso e come tutti i corsi parla uno strano idioma, una miscela di genovese, sardo e francese...
In casa ci sono 3 bagni e nemmeno un bidet in compenso c'è la bilancia elettronica che ispira subito il giochino idiota di pesarsi prima e dopo...
Calvi by night non è niente di speciale. Un paio di locali sul porto fermi a 10 anni fa' frequentati da gente disomogenea.



Diario di bordo 06/08/2006 - Stefano

Oggi è stata una giornata rilassante: sveglia a metà mattina, molto ozio e riposo.
Siamo andati a fare la spesa e mi sono innamorato della ragazza del banco dei salumi: E' SPETTACOLARE.
La giornata è proseguita a mare, sulla spiaggia di Calvi, piena di famigliole e di belle bimbe di tutte le età.
il mare è bello ed è pieno di yacht.
Il pomeriggio è scivolato via tra cazzeggi e iPod.
la birra corsa va via a litri.


Diario di bordo 07/08/2006 - Federico

Aspettando l'arrivo di Paolo e Fabrizia previsto per le 16.00 di oggi e quello di alessandro, previsto per le 20.00 ci facciamo un giretto sul Giussani, un apparato montuoso che sorge proprio alle spalle di Ile Rousse.
Panorami mozzafiato e stradine piccole e malmesse arriviamo fino al lago alimentato dal Regino e ci fermiamo a Belgodere dove una deliziosa francesina ci serve il pasto.
Paesini molto caratteristici ci rivelano le attività e i prodotti tipici della zona. Pelli di cinghiale tappezzano le staccionate sulla strada e piantagioni di ulivo si alternano a quelle di vite. La vie du vin la chiamano la strada che unisce tutti quei paesini dell'entroterra della Balagne del nord. Qui oltre al vno e all'olio si produce anche miele e ovviamente insaccati con particolare attenzione al cinghiale e all'asino.


Diario di bordo 08/08/2006 - Federico

Decidiamo di fare un giro sulla costa occidentale e da Calvi arriviamo fino a Piana, passando per Porto. Le strade costiere hanno tutte un panorama godibile, anche se la litoranea che per un tratto di 20Km a partire da Calvi è in pessime condizioni. Molto meglio le strada interna che costeggia l'aeroporto e che arriva a ricongiungersi alla litoranea evitando si il pessimo manto stradale ma anche lo spettacolo della scogliere a picco sul mare.
Dopo i fatidici 20Km la strada diventa stupenda, una successione di curve per altri 20Km circa con asfalto in ottime condizioni e il mare sulla sinistra. Le condizioni del manto stradale poi peggiorano di nuovo per tornare poi ottimali negli ultimi 20Km prima di Porto. Ma la parte più spettacolare è il tratto tra Porto e Piana. La strada è strettissima e trafficata ma ricamata su un paesaggio extraterrestre, fatto di rocce rosse scavate dal vento. Sassi di tutte le forme ispireranno la vostra immaginazione.
Durante il viaggio di ritorno, Stefano è preda di un attacco di gastrite e quindi insieme a Daniele tornano indietro prima di raggiungere Piana, collassando qua a là tra una curva e l'altra.
La sera la passiamo in un pub del porto a Calvi. Beviamo e ci divertiamo ad osservare le persone che frequentano il posto. Gente snob che arriva direttamente a bordo del tender della loro imbarcazione, ancorata in rada a largo del porto.
La stanchezza sembra non farsi sentire se non la si asseconda. Torniamo a casa esausti e soddisfatti.


Diario di bordo 09/08/2006 - Daniele
Calvi - Cap Corse 280Km
Si parte come sempre piuttosto presto, perchè le giornate, quando si viaggia in vacanza, sembra sempre non siano abbastanza lunghe per contenere la voglia di libertà e divertimento.
La meta odierna è Nonza, sul versante occidentale del ditone corso. Paolo e Fabri si muovono con la macchina e ci diamo appuntamento a St. Florent.
Sono le 10.30 e i primi Km si snodano sotto i pneumatici delle nostre moto. Senza quasi accorgercene passiamo il tratto più trafficato dell'Ile Rousse e ci avvicinaimo al primo atteso obiettivo...
Il "deserto" des Agriates non è un vero e proprio deserto. Forse deve il suo nome all'assenza quasi completa di vegetazione ad alto fusto, ma abbonda di cespugli di macchia corsa, ginepri, mirti, corbezzoli.
Sistemiamo con cura la video camera sul manubrio dell'Harley per girare delle carrellate laterali.
Il "deserto" è affascinante sin da subito: presenta un continuo dolce saliscendi unito ad una tortuosa sequenza di curve che sembra non finire mai. L'asfalto è ottimo e le moto corrono senza imprevisti. Come sempre non ci sono guard-rail... il bordo della carreggiata conduce sempre ad uno scosceso dirupo, fino in fondo alle valli. Alcuni tratti sono veramente mozzafiato. Io e Sandro andiamo allegramente come in una piccola pista, solo che le vie di fuga non ci fanno osare troppo...
Arriviamo a St. Florent quasi all'ora di pranzo, sulla piazza del paese incontriamo due colleghi di Fede e Sandro (Luca e Giusy n.d.r.) che ci raccontano qualcosa sulla spiaggia di Nonza e su una cava di amianto che la rende poco frequentata nonostante sia bellissima.
La curiosità prende il sopravvento, un rapido caffè e siamo già in sella! Percorriamo i 20Km che ci separano dalla spiaggia in un lampo: Nonza è un piccolo borgo appoggiato su uno sperone di roccia, e domina dall'alto una larghissima distesa di ciottoli scuri. Il colpo d'occhio sulla spiaggia è sorprendente, molti hanno usato questa grande tela scura per disegnare con ciottoli bianchi sagome della Corsica o per lasciare messaggi ai visitatori che si affacciano dall'alto; c'è anche un appropriato "CAMPIONI DEL MONDO".
Scendiamo in riva al mare per un meritato bagno, milioni di sassi levigati formano una tavolozza dove il nero si mescola a ogni possibile tonalità di verde. L'acqua è fresca e cristallina.
Sono le 16.00 quando, anzichè tronare verso Calvi, decidiamo di proseguire verso Cap Corse e fareil giro del ditone...
La strada è terribile: stretta e sconnessa fino all'inverosimile. Alcuni tratti sono in costruzione e la carreggiata è strettissima. Alla nostra sinistra, a un metro dalle nostre moto, la roccia piomba per centinaia di metri fino al mare.
Arriviamo a Pino dopo un'ora e soli 40Km. Ho i polsi distrutti dalle sconnessioni. Sosta benzina e via, ancora più su, verso l'estremità del capo, fin dove la strada attraversa il dito per passare alla costa orientale, il punto più a nord della Corsica raggiungibile senza fuoristrada.
Il panorama grazie al sole che inizia il suo tuffo nel mare è appagante e mozzafiato.
La costa est a quest'ora è già in ombra e la strada continua ad essere pessima.
Dall'alto scorgiamo il porto di Macinaggio, e dal verde dei boschi sbuchiamo sulla strada costiera, sempre a picco sul mare, ma per fortuna, asfaltata di recente.
La D81 ci porta fino a Bastia in un susseguirsi di piccoli paesiallungati come la strada che li attraversa. Comincia a fare buio e la D81 nel tratto da Bastia a St. Florent ci regala un'altra piccola e cromatica sorpresa. Mentre scendiamo in picchiata per i tornanti, il sole fa brillare tenuemente il costone della montagna. Tutto si illumina di riflessi rossi.
Percorriamo nuovamente il deserto. Io e Sandro ci esibiamo in una serrata rincorsa fra tornanti, resi color amaranto dal tramonto: è una pista galleggiante, oltre l'asfalto c'è il vuoto.
Arriviamo in fondo con l'adrenalina che scorre a fiumi e le gomme rese bollenti dalle pieghe. Ora più che la stanchezza si fa sentire la fame. Ci affrettiamo a tornare a Calvi per rilassarci un po'.
Abbiamo tutti addosso i segni di questa fantastica giornata. Che siano i piccoli dolori agli avambracci, o le meravigliose fotografie dei paesaggi corsi non importa, mentre divoriamo la cena siamo tutti d'accordo: un'altra favolosa tappa di questo viaggio.

Diario di bordo 10/08/2006 - Federico

Decidiamo di cercare una bella spiaggetta e di fare una giornata di mare. La troviamo ad una ventina di Km da Ile Rousse: Ostregoni. Spiaggia bianca, mare mosso, un posto incantevole.
L'azzurro del mare si alterna al blu a seconda di come cambia il fondale e la sua profondità.
Li conosciamo anche tre francesi, grazie all'intraprendenza di stefano, niente di che, ma tanto per tenersi in allenamento. Raccontano un sacco di balle soprattutto sulla loro età. Dicono di avere 26 anni ma in realtà ne dimostrano più di 30.
Approfittiamo della spiaggia per raccogliere un po' di esca per la pesca notturna.
Dopo la discoteca, dove incontriamo la ragazza più sexy di tutta l'isola, si pesca fino alle 5 del mattino ma il bottino è scarso: 8 mormore da 50gr l'una...
Andiamo a dormire ubriachi e stanchi dopo la pesca.


Diario di bordo 10/08/2006 - Alessandro

Quando 20 Km sembrano pochi. Quando 50 Km/h sembrano 100. Sensazioni diverse. Velocità. Tempo. Spazio. Facciamo sempre i conti con loro 3.


Diario di bordo 11/08/2006 - Federico

Della Corsica del nord ormai abbiamo visto quasi tutto. Non rimane, prima di spostarci a Bonifacio, di fare un giro nell'entroterra e arrivare fino a Corte.
Ogni volta che ci si allontana dalla costa e si sale per qualche centinaia di metri, in quota l'aria cambia, diventa fresca e frizzante e cambiano anche gli odori.
C'è un falco pescatore che è diventato nostro amico e ci segue nelle notre spedizioni sulle montagne corse. Oggi ci ha accompagnato fino alla cima dell'Alturaia, da dove si gode di un suggestivo scorcio della costa nord. Da li la strada comincia a scendere e si snoda lungo le valli dell'entroterra corso. Le vacche e i loro vitelli sembrano non essere turbate dal nostro passaggio e rimangono ferme in mezzo alla strada a guardarci come spettatori impassibili.
Imboccata la Balanina in breve tempo arriviamo a Corte, un paesino caratteristico circondato dalle montagne.
Mangiamo e decidiamo di andare a visitare il laghetto di Calaciuccia che si trova li vicino. Il lago in se non è un gran che, ma la strada per arrivarci vale lo spostamento. Gli ultimi 15 Km di strada che percorriamo seguono il corso del fiume Golo.
Un gran canyon in miniatura che si intreccia con la strada scavata nella roccia 50mt sopra il letto del fiume.
Al rientro ci prepariamo una cenetta a base di pesce con zuppa e frittura di gamberi e ci prepariamo a lasciare Calvi.


Diario di bordo 12/08/2006 - Federico

In tarda mattinata lasciamo la casa di Calvi alla volta di Bonifacio. Decidiamo di attraversare la Corsica passando per il centro. Appena saliti in quota ecco il nostro amico falco pescatore che ci viene a salutare per l'ultima volta e subito sale un po' di nostalgia.
Dopo Corte dirigiamo verso Ajaccio e ci fermiamo per il pranzo. La città non è un gran che. L'unica nota positiva è la ragazza che ci confeziona i panini. Lei carinissima, i panini eccellenti.
E' stata un'ottima scelta quella di percorrere la strada interna in alternativa alla litoranea. Quando le strade in quota sono in buone condizioni (quasi sempre) possiamo anche spingere un po' più i nostri motori, refrigerati dall'aria freschissima dei boschi e dei monti circostanti.
Il paesaggio è tipicamente montano. Mucche, baite, costoni di roccia a picco intorno ai quali si inerpica la strada. A tutto questo dopo Ajaccio si aggiunge anche uno spettacolare colpo d'occhio sulla costa. Sembra di stare in Sardegna: vegetazione, rocce, profumi, tutto sembra simile.
Il vento è un compagno di viaggio sempre presente. E' iniziato a soffiare a Calvi un paio di giorni fà e ci accompagna fino a Bonifacio.
La prima persona che conosciamo a Bonifacio è Henrique, il cugino di Patrizia (la padrona di casa), Patù come la chiama lui. Henrique ha lavorato a Roma in un ristorante in franchising e parla benissimo l'italiano. E' la nostra salvezza.
Lui dirige il ristorante "L'albatros", nella marina di Bonifacio e ci ha dato un sacco di dritte. La cugina, Patù, è la moglie di Jacques Moretti, i padroni della casa che abbiamo affittato.
La casa è una dependance della loro villa, molto curata, piscina e dista 1 Km dal porto della città.
Anche questa volta ci ha detto bene ma la nostra convivenza comincia a diventare un po' pesante. Qualche attrito su delle sciocchezze interrompe la tranquillità e la spensieratezza di sempre.

Diario di bordo 12/08/2006 - Paolo

Che dire un viaggio vermanente stupendo...anche per me che ci ho perso l'albero motore della mia 996 lasciando col culo per terra anche Fabry... Un disastro, una tragedia, ma che ci ha permesso di vivere la vacanza in maniera diversa...sicuramente meno appassionata ma non meno viva o vera. Certo vederli organizzare le loro gite, anche se partecipavamo noi con la darkmobbile di fabry, mi metteva tristezza... ero impotente senza motoretta. Ma ci siamo divertiti tanto lo stesso e la Corsica è veramente un'isola da scoprire... l'itinerario più bello ovviamente è stato quello da Calvi a Bonifacio che taglia tutta la corsica in diagonale... li forse abbiamo sbagiato a non fermarci sulle montagne centrali... veramente particolare... come paesaggio... (continua...)


Diario di bordo 13/08/2006 - Federico

Il primo giorno a Bonifacio si presenta con un vento fortissimo che spira da sud-ovest. Andiamo quindi a cercarci una spiaggia un po' riparata sulla costa est tra Bonifacio e Porto Vecchio: Santa Giulia. Mare cristallino di due tonalità di blu. Sabbia finissima e color ghiaccio. Scogli disseminati in mare. La spiaggia è affollata ma accogliente e il vento si sente poco.
Per la sera Henrique ci regala un po' di Hashish e inebriati dal fumo e dall'alcool andiamo a ballare al B52, l'unico locale frequentabile di tutta Bonifacio.
Margarita a go go tra donne molto esibizioniste e musica come al solito un po' datata e la serata scorre via piacevolmente.
E' l'ulitma sera che Alessandro è con noi. domani partirà.
Sempre oggi si è aggiunta alla comitiva un'amica di Stefano, Eleonora (Elisabetta, dopo scoprirete perchè n.d.r.). Giornalista, vive a Milano. Persona molto interessante.


Diario di bordo 14/08/2006 - Federico

Il vento giorno dopo giorno diminuisce la sua intensità ma rimandiamo ancora di 24 ore l'esplorazione della costa occidentale, la più bella e suggestiva.
Oggi siamo andati alla Rondinara, una spiaggia poco sopra Bonifacio sempre in direzione Porto Vecchio ma situata prima di Santa Giulia. L'acqua sembra più calda ma l'assenza del vento porta a riva molte meduse di piccolo taglio.
La sera aspettiamo Henrique al bar del porto per un altro po' di fumo e per avere qualche dritta su dove trascorrere la giornata di ferragosto.
"La blanca" come la chiama lui è difficile da trovare e lui di solito va a prenderla in Sardegna.
A ferragosto ci dovrebbe essere una festa sulla spiaggia a 7 Km da Bonifacio, in direzione Porto Vecchio e domani saremo li per prenotare.


Diario di bordo 15/08/2006 - Federico

Il nostro caro Henrique si rivela sempre più una sola. Si il fumo ce lo regala ma andando a nome suo a prenotare il posto per la festa di ferragosto riceviamo un secco "No".
Decidiamo allora di prenotare una cena in un ristorantino di Pesce a Santa Manza, poco a nord di Bonifacio sempre sulla costa orientale e nel primo pomeriggio andiamo a mare sulla costa ovest, nella riserva naturale di Roccapina. Il posto è fantastico. Il vento ha cambiato direzione e adesso soffia da Est. Le meduse ormai ci fanno compagnia ma poco importa, la bellezza della costa ci fa dimenticare la scomodità di fare il bagno con la dovuta attenzione...
La cena è ottima: ombrina e cernia alla brace, vino e verdure di contorno, una in particolare da ricordare, uvetta con cipolle, una prelibatezza.
Niente blanca e niente balli sulla spiaggia ma torniamo a casa appagati da una splendida serata.


Diario di bordo 16/08/2006 - Federico

L'ultima spiaggia della costa ovest che visitiamo è quella di Porto Pollo. Sono sempre più convinto che le spiagge della Corsica sono più belle se viste da lontano. Il mare mosso, le alghe e l'odore di cherosene ci convincono ad andare altrove.
Lasciamo la spiaggia per le terme di Baracci. La struttura è fatiscente, fuori e dentro, ma per 5€ passiamo un paio d'ore piacevoli, immersi nelle uniche 2 vasche dell'impianto termale, una a 52°, l'altra a 42°.
La sera la passiamo a Porto Vecchio, molto turistica, anche nei ritrovi notturni. Beviamo qualche cocktail al "Look and Co", il posto più frequentato da italiani di tutta la Corsica.


Diario di bordo 17/08/2006 - Elisabetta

Sono le 2. Più o meno. Si va a letto ma è quasi ora di partire. Almeno per me. A voi resta qualche ora in più per godervi la Corsica... spero non sotto la pioggia come sembrerebbe... a sentire il ticchettio fuori...
Tanti rumori, su tutti il frigorifero... ma che vorrà dirci? E' stanco? E' vuoto? Non ne può più del patè e del brie francesi... Forse vorrebbe un po' di parmigiano, mozzarella di bufala, salumi che non siano speddi un dito come il jambon corse.
Oggi giornata di curve, tornanti, strade di montagna, cacca di mucca, ponti tibetani, crepes, motociclisti ovunque... e soprattutto incontri...
Il guardiano del faro e la dottoressa Jaqueline che si trasforma in miss Hide quando parla corso "Aggiu capitu... ve lo porto subitu"... Stefano avvelenato da una Corscia Cola scaduta da due mesi... una serata strana... onirica... soprattutto dopo l'arrivo di Henrique, il "sola"... o forse no... arriva con la sua camicia sgargiante, gli occhi che scattano nervosi, le mani sempre appoggiate alle braccia ad avvolgerlo... porta doni... come sempre... è generoso... arriva, consegna, partecipa, due chiacchiere e scompare...
Poi fuori, aria fresca, casco, moto... in paese... poca gente (tutti ripartiti di già?). Età media... da arresto... ragazzine ubriache che abbordano trentenni con un "Waht's your name?" e subito si gettano su di loro... però! Audaci!
Fuori piove... ancora... e io vi saluto, Elisabetta, per Fede anche Eleonora, è il mio nome preferito... grazie della breve, piacevole vacanza... io per voi meteora di un'estate, voi per me una vacanza delle prime volte... ciao e a presto... alla coppietta dei lupi solitari (grazie per la dritta del tramonto al faro), ciao a Daniele... volto ombroso che si accende ogni tanto di un sorriso disarmante, ciao a Fede, faccia da bimbo... ma in realtà... e, naturalmente, ciao e mille grazie a Ste, nessuna etichetta per te... solo un abbraccio dei più caldi e intensi che possa dedicarti... CIAO ZI!


Diario di bordo 18/08/2006 - Stefano

Ho appena accompagnato Eli a prendere il bus; h7.45! Fuori l'aria è umida ma il vento caldo rende un minimo piacevole la levataccia.
E' partito uno dei personaggi di questo viaggio, una figura leggera e di passaggio. Credo che associerò a lei, a questa giornata un odore forte di resina umida e un discreto intontimento mattutino.
Henrique e la sua "blanca" ancora si fanno sentire ma per il resto il risveglio è stato morbido, faticoso ma morbido.
La luce esterna è chiarissima per via del cielo e guidare, almeno per i primi 500mt è stato complicato. E' la prima volta che vedo i colori corsi con questa luce.
Il caffè al porto non era male, il secondo in classifica dopo quello di Henrique al ristorante.
Vicino a noi un tipo bruciato dal sole con la pelle spessa tipo jambon corse ha aperto la giornata con gin liscio!
Un cane ci è venuto incontro avanti al bus. Credevo fosse di qualcuno che era venuto ad accompagnare qualche parente e invece, chiuse le porte, se n'è andato.
La presenza di Eli è sparita non quando è partita ma quando ho chiuso con un calcetto le pedaline del passeggero, dopodiche ho sparso pensieri su tutta la via del ritorno a casa con lo stesso disordine con cui ho sparso i vestiti nel salotto di questa casa finto-vip che fa tanto figo in foto ma che in realtà è 'na mezza cagata.
Henrique si è dimostrato figo, al di là dei regali vari. Ieri mi faceva quasi tenerezza: è un cazzone simpatico che da buon Pr non ti dirà mai che una cosa non gli piace (la cugina n.d.r.) ma te lo fa capire elencandone i lati positivi: un povero diavolo insomma, che se lo vedi due giorni prima puoi pensare che è il migliore amico di Briatore ma al terzo giorno capisci che è uno che fa quel che può: un cazzone, anzi un cazzon corse.


Diario di bordo 18/08/2006 - Federico

Torniamo un giorno prima per problemi di biglietto. Una tratta strana, Olbia-Piombino, ci costringe ad una giornata di viaggio scandita dagli orari dei traghetti. La vacanza è ormai giunta al suo termine e la Corsica conserva pochi segreti che non siamo riusciti a scoprire.
Sale un po' di malinconia. quella che ti accompagna quando una cosa bella finisce e che ti porta con il pensiero a quei tanti momenti intensi vissuti insieme nelle 2 settimane passate sull'isola.
Un pensiero a Paolo, lui la vacanza se l'è goduta a metà, per via del problema alla moto. Poteva sicuramente andare meglio per lui più libero negli spostamenti e per noi, con un compagno di sella che ci è mancato Sarà per la prossima volta.
Un pensiero per Dani e Ste, compagni di una vita. Condividere questo viaggio con loro è stato come portarsi dietro un po' di casa e di famiglia. La certezza di avere vicino persone che non ti abandonano mai.
Un pensiero a Fabrizia. Una donna che rimane ancora un incogita e che conosco ancora poco ma di sicuro una persona tranquilla e che si adatta a qualsiasi situazione.
Un pensiero a Elisabetta e non Eleonora, come l'ho ribattezzata qualche pagina indietro. Una ragazza sensibile e dolce, per niente invadente, con una grande voglia di fare, di vedere, di condividere cose nuova. Sarei contento di rincontrarla.
Grazie a tutti per la splendida esperienza.

venerdì 18 agosto 2006

Diario di bordo 18/08/2006 - Federico

Torniamo un giorno prima per problemi di biglietto. Una tratta strana, Olbia-Piombino, ci costringe ad una giornata di viaggio scandita dagli orari dei traghetti. La vacanza è ormai giunta al suo termine e la Corsica conserva pochi segreti che non siamo riusciti a scoprire.Sale un po' di malinconia. quella che ti accompagna quando una cosa bella finisce e che ti porta con il pensiero a quei tanti momenti intensi vissuti insieme nelle 2 settimane passate sull'isola.Un pensiero a Paolo, lui la vacanza se l'è goduta a metà, per via del problema alla moto. Poteva sicuramente andare meglio per lui più libero negli spostamenti e per noi, con un compagno di sella che ci è mancato Sarà per la prossima volta.Un pensiero per Dani e Ste, compagni di una vita. Condividere questo viaggio con loro è stato come portarsi dietro un po' di casa e di famiglia. La certezza di avere vicino persone che non ti abandonano mai.Un pensiero a Fabrizia. Una donna che rimane ancora un incogita e che conosco ancora poco ma di sicuro una persona tranquilla e che si adatta a qualsiasi situazione.Un pensiero a Elisabetta e non Eleonora, come l'ho ribattezzata qualche pagina indietro. Una ragazza sensibile e dolce, per niente invadente, con una grande voglia di fare, di vedere, di condividere cose nuova. Sarei contento di rincontrarla.Grazie a tutti per la splendida esperienza.

Diario di bordo 18/08/2006 - Stefano

Ho appena accompagnato Eli a prendere il bus; h7.45! Fuori l'aria è umida ma il vento caldo rende un minimo piacevole la levataccia.E' partito uno dei personaggi di questo viaggio, una figura leggera e di passaggio. Credo che associerò a lei, a questa giornata un odore forte di resina umida e un discreto intontimento mattutino.Henrique e la sua "blanca" ancora si fanno sentire ma per il resto il risveglio è stato morbido, faticoso ma morbido.La luce esterna è chiarissima per via del cielo e guidare, almeno per i primi 500mt è stato complicato. E' la prima volta che vedo i colori corsi con questa luce.Il caffè al porto non era male, il secondo in classifica dopo quello di Henrique al ristorante.Vicino a noi un tipo bruciato dal sole con la pelle spessa tipo jambon corse ha aperto la giornata con gin liscio!Un cane ci è venuto incontro avanti al bus. Credevo fosse di qualcuno che era venuto ad accompagnare qualche parente e invece, chiuse le porte, se n'è andato.La presenza di Eli è sparita non quando è partita ma quando ho chiuso con un calcetto le pedaline del passeggero, dopodiche ho sparso pensieri su tutta la via del ritorno a casa con lo stesso disordine con cui ho sparso i vestiti nel salotto di questa casa finto-vip che fa tanto figo in foto ma che in realtà è 'na mezza cagata.Henrique si è dimostrato figo, al di là dei regali vari. Ieri mi faceva quasi tenerezza: è un cazzone simpatico che da buon Pr non ti dirà mai che una cosa non gli piace (la cugina n.d.r.) ma te lo fa capire elencandone i lati positivi: un povero diavolo insomma, che se lo vedi due giorni prima puoi pensare che è il migliore amico di Briatore ma al terzo giorno capisci che è uno che fa quel che può: un cazzone, anzi un cazzon corse.

giovedì 17 agosto 2006

Diario di bordo 17/08/2006 - Elisabetta

Sono le 2. Più o meno. Si va a letto ma è quasi ora di partire. Almeno per me. A voi resta qualche ora in più per godervi la Corsica... spero non sotto la pioggia come sembrerebbe... a sentire il ticchettio fuori...Tanti rumori, su tutti il frigorifero... ma che vorrà dirci? E' stanco? E' vuoto? Non ne può più del patè e del brie francesi... Forse vorrebbe un po' di parmigiano, mozzarella di bufala, salumi che non siano speddi un dito come il jambon corse.Oggi giornata di curve, tornanti, strade di montagna, cacca di mucca, ponti tibetani, crepes, motociclisti ovunque... e soprattutto incontri...Il guardiano del faro e la dottoressa Jaqueline che si trasforma in miss Hide quando parla corso "Aggiu capitu... ve lo porto subitu"... Stefano avvelenato da una Corscia Cola scaduta da due mesi... una serata strana... onirica... soprattutto dopo l'arrivo di Henrique, il "sola"... o forse no... arriva con la sua camicia sgargiante, gli occhi che scattano nervosi, le mani sempre appoggiate alle braccia ad avvolgerlo... porta doni... come sempre... è generoso... arriva, consegna, partecipa, due chiacchiere e scompare...Poi fuori, aria fresca, casco, moto... in paese... poca gente (tutti ripartiti di già?). Età media... da arresto... ragazzine ubriache che abbordano trentenni con un "Waht's your name?" e subito si gettano su di loro... però! Audaci!Fuori piove... ancora... e io vi saluto, Elisabetta, per Fede anche Eleonora, è il mio nome preferito... grazie della breve, piacevole vacanza... io per voi meteora di un'estate, voi per me una vacanza delle prime volte... ciao e a presto... alla coppietta dei lupi solitari (grazie per la dritta del tramonto al faro), ciao a Daniele... volto ombroso che si accende ogni tanto di un sorriso disarmante, ciao a Fede, faccia da bimbo... ma in realtà... e, naturalmente, ciao e mille grazie a Ste, nessuna etichetta per te... solo un abbraccio dei più caldi e intensi che possa dedicarti... CIAO ZI!

mercoledì 16 agosto 2006

Diario di bordo 16/08/2006 - Federico

L'ultima spiaggia della costa ovest che visitiamo è quella di Porto Pollo. Sono sempre più convinto che le spiagge della Corsica sono più belle se viste da lontano. Il mare mosso, le alghe e l'odore di cherosene ci convincono ad andare altrove.Lasciamo la spiaggia per le terme di Baracci. La struttura è fatiscente, fuori e dentro, ma per 5€ passiamo un paio d'ore piacevoli, immersi nelle uniche 2 vasche dell'impianto termale, una a 52°, l'altra a 42°. La sera la passiamo a Porto Vecchio, molto turistica, anche nei ritrovi notturni. Beviamo qualche cocktail al "Look and Co", il posto più frequentato da italiani di tutta la Corsica.

martedì 15 agosto 2006

Diario di bordo 15/08/2006 - Federico

Il nostro caro Henrique si rivela sempre più una sola. Si il fumo ce lo regala ma andando a nome suo a prenotare il posto per la festa di ferragosto riceviamo un secco "No".Decidiamo allora di prenotare una cena in un ristorantino di Pesce a Santa Manza, poco a nord di Bonifacio sempre sulla costa orientale e nel primo pomeriggio andiamo a mare sulla costa ovest, nella riserva naturale di Roccapina. Il posto è fantastico. Il vento ha cambiato direzione e adesso soffia da Est. Le meduse ormai ci fanno compagnia ma poco importa, la bellezza della costa ci fa dimenticare la scomodità di fare il bagno con la dovuta attenzione...La cena è ottima: ombrina e cernia alla brace, vino e verdure di contorno, una in particolare da ricordare, uvetta con cipolle, una prelibatezza.Niente blanca e niente balli sulla spiaggia ma torniamo a casa appagati da una splendida serata.

lunedì 14 agosto 2006

Diario di bordo 14/08/2006 - Federico

Il vento giorno dopo giorno diminuisce la sua intensità ma rimandiamo ancora di 24 ore l'esplorazione della costa occidentale, la più bella e suggestiva.Oggi siamo andati alla Rondinara, una spiaggia poco sopra Bonifacio sempre in direzione Porto Vecchio ma situata prima di Santa Giulia. L'acqua sembra più calda ma l'assenza del vento porta a riva molte meduse di piccolo taglio.La sera aspettiamo Henrique al bar del porto per un altro po' di fumo e per avere qualche dritta su dove trascorrere la giornata di ferragosto."La blanca" come la chiama lui è difficile da trovare e lui di solito va a prenderla in Sardegna.A ferragosto ci dovrebbe essere una festa sulla spiaggia a 7 Km da Bonifacio, in direzione Porto Vecchio e domani saremo li per prenotare.

domenica 13 agosto 2006

Diario di bordo 13/08/2006 - Federico

Il primo giorno a Bonifacio si presenta con un vento fortissimo che spira da sud-ovest. Andiamo quindi a cercarci una spiaggia un po' riparata sulla costa est tra Bonifacio e Porto Vecchio: Santa Giulia. Mare cristallino di due tonalità di blu. Sabbia finissima e color ghiaccio. Scogli disseminati in mare. La spiaggia è affollata ma accogliente e il vento si sente poco.Per la sera Henrique ci regala un po' di Hashish e inebriati dal fumo e dall'alcool andiamo a ballare al B52, l'unico locale frequentabile di tutta Bonifacio.Margarita a go go tra donne molto esibizioniste e musica come al solito un po' datata e la serata scorre via piacevolmente.E' l'ulitma sera che Alessandro è con noi. domani partirà.Sempre oggi si è aggiunta alla comitiva un'amica di Stefano, Eleonora (Elisabetta, dopo scoprirete perchè n.d.r.). Giornalista, vive a Milano. Persona molto interessante.

sabato 12 agosto 2006

Diario di bordo 12/08/2006 - Federico

In tarda mattinata lasciamo la casa di Calvi alla volta di Bonifacio. Decidiamo di attraversare la Corsica passando per il centro. Appena saliti in quota ecco il nostro amico falco pescatore che ci viene a salutare per l'ultima volta e subito sale un po' di nostalgia.Dopo Corte dirigiamo verso Ajaccio e ci fermiamo per il pranzo. La città non è un gran che. L'unica nota positiva è la ragazza che ci confeziona i panini. Lei carinissima, i panini eccellenti.E' stata un'ottima scelta quella di percorrere la strada interna in alternativa alla litoranea. Quando le strade in quota sono in buone condizioni (quasi sempre) possiamo anche spingere un po' più i nostri motori, refrigerati dall'aria freschissima dei boschi e dei monti circostanti.Il paesaggio è tipicamente montano. Mucche, baite, costoni di roccia a picco intorno ai quali si inerpica la strada. A tutto questo dopo Ajaccio si aggiunge anche uno spettacolare colpo d'occhio sulla costa. Sembra di stare in Sardegna: vegetazione, rocce, profumi, tutto sembra simile.Il vento è un compagno di viaggio sempre presente. E' iniziato a soffiare a Calvi un paio di giorni fà e ci accompagna fino a Bonifacio.La prima persona che conosciamo a Bonifacio è Henrique, il cugino di Patrizia (la padrona di casa), Patù come la chiama lui. Henrique ha lavorato a Roma in un ristorante in franchising e parla benissimo l'italiano. E' la nostra salvezza.Lui dirige il ristorante "L'albatros", nella marina di Bonifacio e ci ha dato un sacco di dritte. La cugina, Patù, è la moglie di Jacques Moretti, i padroni della casa che abbiamo affittato.La casa è una dependance della loro villa, molto curata, piscina e dista 1 Km dal porto della città.Anche questa volta ci ha detto bene ma la nostra convivenza comincia a diventare un po' pesante. Qualche attrito su delle sciocchezze interrompe la tranquillità e la spensieratezza di sempre.

Diario di bordo 12/08/2006 - Paolo

Che dire un viaggio vermanente stupendo...anche per me che ci ho perso l'albero motore della mia 996 lasciando col culo per terra anche Fabry... Un disastro, una tragedia, ma che ci ha permesso di vivere la vacanza in maniera diversa...sicuramente meno appassionata ma non meno viva o vera. Certo vederli organizzare le loro gite, anche se partecipavamo noi con la darkmobbile di fabry, mi metteva tristezza... ero impotente senza motoretta. Ma ci siamo divertiti tanto lo stesso e la Corsica è veramente un'isola da scoprire... l'itinerario più bello ovviamente è stato quello da Calvi a Bonifacio che taglia tutta la corsica in diagonale... li forse abbiamo sbagiato a non fermarci sulle montagne centrali... veramente particolare... come paesaggio... (continua...)

venerdì 11 agosto 2006

Diario di bordo 11/08/2006 - Federico

Della Corsica del nord ormai abbiamo visto quasi tutto. Non rimane, prima di spostarci a Bonifacio, di fare un giro nell'entroterra e arrivare fino a Corte.Ogni volta che ci si allontana dalla costa e si sale per qualche centinaia di metri, in quota l'aria cambia, diventa fresca e frizzante e cambiano anche gli odori.C'è un falco pescatore che è diventato nostro amico e ci segue nelle notre spedizioni sulle montagne corse. Oggi ci ha accompagnato fino alla cima dell'Alturaia, da dove si gode di un suggestivo scorcio della costa nord. Da li la strada comincia a scendere e si snoda lungo le valli dell'entroterra corso. Le vacche e i loro vitelli sembrano non essere turbate dal nostro passaggio e rimangono ferme in mezzo alla strada a guardarci come spettatori impassibili.Imboccata la Balanina in breve tempo arriviamo a Corte, un paesino caratteristico circondato dalle montagne.Mangiamo e decidiamo di andare a visitare il laghetto di Calaciuccia che si trova li vicino. Il lago in se non è un gran che, ma la strada per arrivarci vale lo spostamento. Gli ultimi 15 Km di strada che percorriamo seguono il corso del fiume Golo.Un gran canyon in miniatura che si intreccia con la strada scavata nella roccia 50mt sopra il letto del fiume.Al rientro ci prepariamo una cenetta a base di pesce con zuppa e frittura di gamberi e ci prepariamo a lasciare Calvi.

giovedì 10 agosto 2006

Diario di bordo 10/08/2006 - Federico

Decidiamo di cercare una bella spiaggetta e di fare una giornata di mare. La troviamo ad una ventina di Km da Ile Rousse: Ostregoni. Spiaggia bianca, mare mosso, un posto incantevole.L'azzurro del mare si alterna al blu a seconda di come cambia il fondale e la sua profondità.Li conosciamo anche tre francesi, grazie all'intraprendenza di stefano, niente di che, ma tanto per tenersi in allenamento. Raccontano un sacco di balle soprattutto sulla loro età. Dicono di avere 26 anni ma in realtà ne dimostrano più di 30.Approfittiamo della spiaggia per raccogliere un po' di esca per la pesca notturna.Dopo la discoteca, dove incontriamo la ragazza più sexy di tutta l'isola, si pesca fino alle 5 del mattino ma il bottino è scarso: 8 mormore da 50gr l'una...Andiamo a dormire ubriachi e stanchi dopo la pesca.

Diario di bordo 10/08/2006 - Alessandro

Quando 20 Km sembrano pochi. Quando 50 Km/h sembrano 100. Sensazioni diverse. Velocità. Tempo. Spazio. Facciamo sempre i conti con loro 3.

mercoledì 9 agosto 2006

Diario di bordo 09/08/2006 - Daniele

Calvi - Cap Corse 280Km

Si parte come sempre piuttosto presto, perchè le giornate, quando si viaggia in vacanza, sembra sempre non siano abbastanza lunghe per contenere la voglia di libertà e divertimento.La meta odierna è Nonza, sul versante occidentale del ditone corso. Paolo e Fabri si muovono con la macchina e ci diamo appuntamento a St. Florent.Sono le 10.30 e i primi Km si snodano sotto i pneumatici delle nostre moto. Senza quasi accorgercene passiamo il tratto più trafficato dell'Ile Rousse e ci avvicinaimo al primo atteso obiettivo...Il "deserto" des Agriates non è un vero e proprio deserto. Forse deve il suo nome all'assenza quasi completa di vegetazione ad alto fusto, ma abbonda di cespugli di macchia corsa, ginepri, mirti, corbezzoli.Sistemiamo con cura la video camera sul manubrio dell'Harley per girare delle carrellate laterali.Il "deserto" è affascinante sin da subito: presenta un continuo dolce saliscendi unito ad una tortuosa sequenza di curve che sembra non finire mai. L'asfalto è ottimo e le moto corrono senza imprevisti. Come sempre non ci sono guard-rail... il bordo della carreggiata conduce sempre ad uno scosceso dirupo, fino in fondo alle valli. Alcuni tratti sono veramente mozzafiato. Io e Sandro andiamo allegramente come in una piccola pista, solo che le vie di fuga non ci fanno osare troppo...Arriviamo a St. Florent quasi all'ora di pranzo, sulla piazza del paese incontriamo due colleghi di Fede e Sandro (Luca e Giusy n.d.r.) che ci raccontano qualcosa sulla spiaggia di Nonza e su una cava di amianto che la rende poco frequentata nonostante sia bellissima.La curiosità prende il sopravvento, un rapido caffè e siamo già in sella! Percorriamo i 20Km che ci separano dalla spiaggia in un lampo: Nonza è un piccolo borgo appoggiato su uno sperone di roccia, e domina dall'alto una larghissima distesa di ciottoli scuri. Il colpo d'occhio sulla spiaggia è sorprendente, molti hanno usato questa grande tela scura per disegnare con ciottoli bianchi sagome della Corsica o per lasciare messaggi ai visitatori che si affacciano dall'alto; c'è anche un appropriato "CAMPIONI DEL MONDO".Scendiamo in riva al mare per un meritato bagno, milioni di sassi levigati formano una tavolozza dove il nero si mescola a ogni possibile tonalità di verde. L'acqua è fresca e cristallina.Sono le 16.00 quando, anzichè tronare verso Calvi, decidiamo di proseguire verso Cap Corse e fareil giro del ditone...La strada è terribile: stretta e sconnessa fino all'inverosimile. Alcuni tratti sono in costruzione e la carreggiata è strettissima. Alla nostra sinistra, a un metro dalle nostre moto, la roccia piomba per centinaia di metri fino al mare.Arriviamo a Pino dopo un'ora e soli 40Km. Ho i polsi distrutti dalle sconnessioni. Sosta benzina e via, ancora più su, verso l'estremità del capo, fin dove la strada attraversa il dito per passare alla costa orientale, il punto più a nord della Corsica raggiungibile senza fuoristrada.Il panorama grazie al sole che inizia il suo tuffo nel mare è appagante e mozzafiato.La costa est a quest'ora è già in ombra e la strada continua ad essere pessima.Dall'alto scorgiamo il porto di Macinaggio, e dal verde dei boschi sbuchiamo sulla strada costiera, sempre a picco sul mare, ma per fortuna, asfaltata di recente.La D81 ci porta fino a Bastia in un susseguirsi di piccoli paesiallungati come la strada che li attraversa. Comincia a fare buio e la D81 nel tratto da Bastia a St. Florent ci regala un'altra piccola e cromatica sorpresa. Mentre scendiamo in picchiata per i tornanti, il sole fa brillare tenuemente il costone della montagna. Tutto si illumina di riflessi rossi.Percorriamo nuovamente il deserto. Io e Sandro ci esibiamo in una serrata rincorsa fra tornanti, resi color amaranto dal tramonto: è una pista galleggiante, oltre l'asfalto c'è il vuoto.Arriviamo in fondo con l'adrenalina che scorre a fiumi e le gomme rese bollenti dalle pieghe. Ora più che la stanchezza si fa sentire la fame. Ci affrettiamo a tornare a Calvi per rilassarci un po'.Abbiamo tutti addosso i segni di questa fantastica giornata. Che siano i piccoli dolori agli avambracci, o le meravigliose fotografie dei paesaggi corsi non importa, mentre divoriamo la cena siamo tutti d'accordo: un'altra favolosa tappa di questo viaggio.

martedì 8 agosto 2006

Diario di bordo 08/08/2006 - Federico

Decidiamo di fare un giro sulla costa occidentale e da Calvi arriviamo fino a Piana, passando per Porto. Le strade costiere hanno tutte un panorama godibile, anche se la litoranea che per un tratto di 20Km a partire da Calvi è in pessime condizioni. Molto meglio le strada interna che costeggia l'aeroporto e che arriva a ricongiungersi alla litoranea evitando si il pessimo manto stradale ma anche lo spettacolo della scogliere a picco sul mare.Dopo i fatidici 20Km la strada diventa stupenda, una successione di curve per altri 20Km circa con asfalto in ottime condizioni e il mare sulla sinistra. Le condizioni del manto stradale poi peggiorano di nuovo per tornare poi ottimali negli ultimi 20Km prima di Porto. Ma la parte più spettacolare è il tratto tra Porto e Piana. La strada è strettissima e trafficata ma ricamata su un paesaggio extraterrestre, fatto di rocce rosse scavate dal vento. Sassi di tutte le forme ispireranno la vostra immaginazione.Durante il viaggio di ritorno, Stefano è preda di un attacco di gastrite e quindi insieme a Daniele tornano indietro prima di raggiungere Piana, collassando qua a là tra una curva e l'altra.La sera la passiamo in un pub del porto a Calvi. Beviamo e ci divertiamo ad osservare le persone che frequentano il posto. Gente snob che arriva direttamente a bordo del tender della loro imbarcazione, ancorata in rada a largo del porto.La stanchezza sembra non farsi sentire se non la si asseconda. Torniamo a casa esausti e soddisfatti.

lunedì 7 agosto 2006

Diario di bordo 07/08/2006 - Federico

Aspettando l'arrivo di Paolo e Fabrizia previsto per le 16.00 di oggi e quello di alessandro, previsto per le 20.00 ci facciamo un giretto sul Giussani, un apparato montuoso che sorge proprio alle spalle di Ile Rousse.Panorami mozzafiato e stradine piccole e malmesse arriviamo fino al lago alimentato dal Regino e ci fermiamo a Belgodere dove una deliziosa francesina ci serve il pasto.Paesini molto caratteristici ci rivelano le attività e i prodotti tipici della zona. Pelli di cinghiale tappezzano le staccionate sulla strada e piantagioni di ulivo si alternano a quelle di vite. La vie du vin la chiamano la strada che unisce tutti quei paesini dell'entroterra della Balagne del nord. Qui oltre al vno e all'olio si produce anche miele e ovviamente insaccati con particolare attenzione al cinghiale e all'asino.

domenica 6 agosto 2006

Diario di bordo 06/08/2006 - Stefano

Oggi è stata una giornata rilassante: sveglia a metà mattina, molto ozio e riposo.Siamo andati a fare la spesa e mi sono innamorato della ragazza del banco dei salumi: E' SPETTACOLARE.La giornata è proseguita a mare, sulla spiaggia di Calvi, piena di famigliole e di belle bimbe di tutte le età.il mare è bello ed è pieno di yacht.Il pomeriggio è scivolato via tra cazzeggi e iPod.la birra corsa va via a litri.

sabato 5 agosto 2006

Diario di bordo 05/08/2006 - Federico

Partiamo da casa mia intorno alle 6 e 30 ma il destino sembra non essere dalla nostra parte. Dopo 100Km di Aurelia la moto di Paolo si ferma. Scopriamo solo dopo che l'albero di trasmissione è andato. 3000 € di riparazione.Io, Dany e Ste proseguiamo verso Livorno. Paolo e Fabrizia si fermano dal meccanico e sono tentati di abbandonare la vacanza.Come inizio non c'è male. Diciamo pure che poteva andare meglio. Siamo tutti affranti. Eravamo in 5 e adesso siamo in 3 e non è passato nemmeno un giorno. Vedremo se Paolo e Fabrizia decideranno di venire comunque.Alessandro invece ci raggiungerà a Calvi verso l'8 agosto.La strada che da Bastia porta a Calvi è divertente da guidare, suggestiva, panoramica. Il tratto più bello inizia dopo Borgo, dove la strada vira dalla costa orientale verso il centro, snodandosi all'interno delle verdi montagne dell'isola. qualche curva e si raggiungono subito i 700mt di altitudine. l'aria è fresca e limpida. Dalla lussureggiante vegetazione delle colline dell'entroterra si passa ad un terreno più brullo e roccioso. Poi si incomincia a scendere verso Ile Rousse, l'aria si scalda ed ecco che riappare il mare, all'altezza del lembo occidentale del deserto des Agriates. Da li fino a Ile Rousse la strada costeggia il mare e, o si pensa alle curve o al panorama, oppure alle ragazze che hanno problemi con l'automobile. essendo carichi e stanchi dal viaggio abbiamo preferito goderci il panorama.La casa a Calvi è cazzutissima.Paolo e Fabrizia ci raggiungeranno lunedi' con la macchina... meno male.Il tizio del piano di sotto Jar Jar Bin (il suo nuovo soprannome) è corso e come tutti i corsi parla uno strano idioma, una miscela di genovese, sardo e francese...In casa ci sono 3 bagni e nemmeno un bidet in compenso c'è la bilancia elettronica che ispira subito il giochino idiota di pesarsi prima e dopo...Calvi by night non è niente di speciale. Un paio di locali sul porto fermi a 10 anni fa' frequentati da gente disomogenea.

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Sono nato il 28 settembre del 1973, sono stato allevato amorevolmente dai miei genitori Mario e Luciana in una ridente cittadina dei castelli romani, al secolo Albano Laziale, insieme alle mie due sorellone Cristina e Laura. Vivo a Roma dal 2007.
Mi sono laureato in filosofia alla sapienza di Roma nel 2002 e dal 2002 mi occupo di comunicazione sui nuovi media.
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Questa è la pagina della mia band: i MADENITA

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