FM

Il blog di Federico Mercuri

venerdì 23 maggio 2008

Risveglio

E' da qualche mattina che mi sveglio con la canzone di Jovanotti A te, il secondo singolo del suo ultimo album Safari.
Bella la canzone, bello il testo, bravo Jo. Mi andava di condividerlo con qualcuno.

A te che sei l’unica al mondo, l'unica ragione
per arrivare fino in fondo ad ogni mio respiro
quando ti guardo dopo un giorno pieno di parole
senza che tu mi dica niente tutto si fa chiaro

A te che mi hai trovato all’angolo coi pugni chiusi
con le spalle contro il muro pronto a difendermi
con gli occhi bassi stavo in fila con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto e mi hai portato con te

A te io canto una canzone perché non ho altro
niente di meglio da offrirti di tutto quello che ho
prendi il mio tempo e la magia che con un solo salto
ci fa volare dentro all’aria come bollicine

A te che sei, semplicemente sei
sostanza dei giorni miei, sostanza dei giorni miei

A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore

A te che io ti ho visto piangere nella mia mano
fragile che potevo ucciderti stringendoti un po’
e poi ti ho visto con la forza di un aeroplano
prendere in mano la tua vita e trascinarla in salvo

A te che mi hai insegnato i sogni e l’arte dell’avventura
a te che credi nel coraggio e anche nella paura
a te che sei la miglior cosa che mi sia successa
a te che cambi tutti i giorni e resti sempre la stessa

A te che sei, semplicemente sei
sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei
a te che sei, essenzialmente sei
sostanza dei sogni miei, sostanza dei giorni miei

A te che non ti piaci mai e sei una meraviglia
le forze della natura si concentrano in te
che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano

A te che sei l’unica amica che io posso avere
l’unico amore che vorrei se non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire
che riesci a render la fatica un immenso piacere

A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore

a te che sei, semplicemente sei
sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei
e a te che sei, semplicemente sei
compagna dei giorni miei, sostanza dei sogni miei

p.s.
se poi riesco a mettere un lettore di musica nel blog ve la faccio pure ascoltare

giovedì 22 maggio 2008

A cena da Walterino

Ieri sera sono stato a cena a casa di Walter insieme alcuni amici, ex compagni di università.
Si è discusso di un po' di tutto, di cose serie e di cose meno serie ma alla fine i racconti di due degli ospiti hanno attirato le attenzioni di tutti noi.
Il primo, avvocato, calabrese, ha una tipografia nel quartiere universitario di Roma
Il secondo sommozzatore, siciliano, lavora all'aeroporto di Ciampino ma a breve riprenderà la sua professione di sub.
La cosa che mi ha colpito di più è che i due simpaticissimi e abili narratori, avevano una visione completamente opposta della vita.
L'avvocato tipografo era ed è tutt'ora dell'idea che il bello dell'Italia stesse nel fatto che gli italiani sono persone facilmente corruttibili. E ci raccontava come con qualche caffè e qualche mazzetta nella tasca giusta, riusciva a togliersi delle modeste soddisfazioni: risparmiare sull'istallazione e la manutenzione delle fotocopiatrici o anche semplicemente scampare ad una doppia multa per guida senza cinture e senza patente. "Questo è il bello dell'Italia - diceva - che tutto ha un prezzo".
Ascoltarlo è stato divertente e interessante, perchè raccontava uno spaccato più che reale della nostra società a cui tutti noi, chi più chi meno, diamo un piccolo contributo.
Il sub invece ci raccontava della sua esperienza sulle piattaforme petrolifere, delle immersioni e di lavori in cui ogni giorno rischi la vita. Ci ha raccontato degli scempi ambientali che ha visto con i suoi occhi e di quanto fossero corrotti anche quelli di greenpeace. Ci ha raccontato delle vere e proprie rapine di reperti archeologici, lui che era li per istallare sul fondo del mare telecamere che controllavano che tali cose non accadessero. ci ha raccontato di come gli operai del nord europa che fanno il suo stesso lavoro si organizzano e solidarizzano tra loro tutelando se stessi e il loro posto di lavoro, mentre gli italiani hanno sentimenti fratricidi. Ci ha raccontato di come un operaio egiziano risparmiava anche sul biglietto dell'autobus e non tornava a casa per interi mesi pur di mandare al figlio i soldi sufficienti per studiare.
Ascoltare lui invece è stato commovente, e anche il cinico quanto simpatico avvocato tipografo ascoltava in silenzio e alla fine gli ha chiesto: "Ma quanto prendi te per rischiare la vita, e soprattutto, perchè non resti a lavorare in aeroporto?".
Ho proposto ai due di girare una video intervista a confronto che spero poi di postare su questo stesso blog.
A presto

p.s.
un abbraccio affettuoso a walter, alle sue cene fantastiche (cucina da dio).
Andate a leggere il suo blog cliccando qui

mercoledì 21 maggio 2008

Le cavallette

Come fare a non credergli con quella faccia...
Tratta da The blues brothers di John Landis una fantastica scena interpretata da John Belushi e dalla incazzatissima Carrie Fisher, che cede inevitabilmente alle disarmanti scuse del compagno.
eccola.

martedì 20 maggio 2008

I subappalti della morte nera

Gironzolando su youtube mi sono imbattuto in questa chicca tratta dal film Kevin Smith Clerks. Dante e Randal discutono di una questione controversa riguardo la distruzione della morte nera nella saga di Guerre stellari.
Ve lo propongo qui.
A presto

lunedì 19 maggio 2008

benvenuti

... allora... dunque... vediamo...
cominciare è sempre la cosa più difficile perchè si deve dire qualcosa di interessante, si deve spiegare il motivo di questa e di quell'altra cosa... ma c'è poco da spiegare, almeno adesso e le cose interessanti, se ci saranno, arriveranno man mano che questo blog si riempirà.
per ora quindi un semplice post di benvenuto a tutti quelli che per caso o per volontà sono capitati qui, a quelli che ci capitreranno durante i lavori in corso, che presumo eterni, a quelli che non ci capiteranno mai più (ma non sanno quello che si perdono).
diciamolo sinceramente, questo post serve anche per regolare la grandezza dei caratteri e adeguare il font (o la font... mha!) e a tutta una serie di aggiustamenti tecnici dietro cui in questo momento sto impazzendo...
...due, quattro, sei, otto, dieci riche diciamo che la lunghezza va più che bene quindi mi ferrmo qui
a presto

La mia foto
Potete scrivermi a questo indirizzo di posta elettronica
Sono nato il 28 settembre del 1973, sono stato allevato amorevolmente dai miei genitori Mario e Luciana in una ridente cittadina dei castelli romani, al secolo Albano Laziale, insieme alle mie due sorellone Cristina e Laura. Vivo a Roma dal 2007.
Mi sono laureato in filosofia alla sapienza di Roma nel 2002 e dal 2002 mi occupo di comunicazione sui nuovi media.
Qualora foste interessati questo è il mio CV.
Qui trovate alcune interviste, servizi e reportage video che ho realizzato.
Qui trovate alcuni dei miei articoli
Questa è la pagina della mia band: i MADENITA

Amici