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Il blog di Federico Mercuri

lunedì 13 agosto 2007

Diario siciliano, capitolo 5

Mi sveglio e scopro che i picciotti stanno per essere cacciati dal campeggio per gli schiamazzi della notte precedente. Ma c'è di peggio, scopro che si erano divisi in due gruppi e uno incolpava l'altro del casino notturno. Non era mia intenzione intervenire, ma l'affetto che già nutrivo per loro e la simpatia che inevitabilemente suscitavano in me ragazzi terribili come loro mi convincono a parlare con il proprietario per concedere loro un'ultima serata di prova. Tutto sommato io ero li e se li difendevo io che ci dormivo in quel casino non poteva dirmi di no.

Subito dopo parlo con loro, con i picciotti, e gli chiedo di cercare di moderarsi un po' per le sere successive ma soprattutto di non dividersi mai quando succedono cose del genere. Mi ascoltano, o almeno cosi' mi sembra e le cose si sistemano.

La giornata la passo in barca con Milena tra Sferracavallo e Mondello e poi torno al campeggio. E' la prima sera che ho voglia di rimanere li. I picciotti hanno un sacco di storie da raccontare, parlano in palermitano stretto ma ormai quei suoni cominciano ad essermi familiari.

Raccontano le loro storie di disagio, e di difficoltà, raccontano la mafia con gli occhi di ragazzi di 20 anni, li sento ribelli e prigionieri allo stesso tempo. Il più assennato fa il militante di Rifondazione, c'è invece chi conduce le sua battaglie nella vita di strada. Sono giovani la già grandi e da loro c'è da imparare tantissimo.

Fumiamo, beviamo e parliamo di politica, della loro rassegnazione mista alla voglia di cambiare le cose. Ascolto e cerco di incoraggiarli a non arrendersi alle sconfitte, perchè ce ne saranno tante nella vita. Odiano la Sicilia e i siciliani ma ho cercato di convincersi ad amarsi un po' di più e ad amare un po' di più la loro terra. perchè è prorpio l'assenza dell'amor prorpio che rende questa gente fantastica cosi' succube della malavita.

La serata scorre piacevole fra le chiacchiere in palermitano e le fumatine collettive. Conosciamo anche dei nuovi vicini di tenda. Vengono da Caltanissetta. Un ragazzo e tre ragazze, subito oggetto dei pruriti sessuali dei picciotti, che pero' parlano parlano ma come me alla loro età poi si cacano addosso.

Tocca quindi a me, ovviamente per conto loro, fare il primo approccio e una delle tre ragazze, Claudia, 17 anni, mi fa subito delle avances...

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Sono nato il 28 settembre del 1973, sono stato allevato amorevolmente dai miei genitori Mario e Luciana in una ridente cittadina dei castelli romani, al secolo Albano Laziale, insieme alle mie due sorellone Cristina e Laura. Vivo a Roma dal 2007.
Mi sono laureato in filosofia alla sapienza di Roma nel 2002 e dal 2002 mi occupo di comunicazione sui nuovi media.
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