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Il blog di Federico Mercuri

domenica 12 agosto 2007

Diario siciliano, capitolo 4

Quante cose hanno da dirsi una coppia di sordomuti? Sono qui che provo a scrivere cercando di non essere disturbato dal loro assordante silenzio fatto di gesti e espressioni del volto.

Dopo un lungo periplo, prima in cerca di posti da visitare e poi di spiagge da vivere, eccomi al lido del carabiniere, a S. Elia, località punta zafferano, poco a nord di Bagheria.

Prorpio a Bagheria avrei voluto visitare la villa dei mostri, villa Palagonia, ma la trovo chiusa. Riesco solo a godermi il suggestivo ingresso, in cui ad accogliermi ci sono un paio di creature fantastiche che suscitano ilarità e inquietudine. Riesco a sbirciare dentro. Sembra un parco incantato mangiato dal tempo. Forse proprio quell'incuria nel mantenerlo intatto gli dà ancora di più un senso di irreale, di incantevole e abbissale nello stesso tempo.

Sempre perchè le trovo chiuse, non riesco a visitare nemmeno le rovine della antica città fenicia di Selinunte (? verificare).

Reduce da due sconfitte mi metto a cercare una bella spiaggia. La guida consiglia Fondachello vicino Casdeldaccia, ma nonostante bella e piena di gente, c'era un enorme cartello di divieto di balneazione datato marzo 2007. Ad un tratto mi si svela la Sicilia dei luoghi comuni, del non rispetto delle regole, la Sicilia sciatta e non curante di se.

Nella ricerca di una spiaggia accogliente mi infilo nei vicoli di paesi fantasma e scopro la povertà. Dignitosamente vecchietti accendono il loro barbecue ai bordi dei vicoli, vicino l'uscio di casa, e trovano cosi' il loro svago.

Mi addentro sul monte che sovrasta capo Zafferano dove trovo una cava abbandonata e molte strade che finiscono inesorablmente con un cancello chiuso. Mi viene da chiedermi perchè non posso andare oltre a vedere che c'è? Di chi è quel monte?

Aggiro il promontorio e trovo tra me (la strada) e la splendida costa, una serie di ville che precludono l'accesso al mare. Sempre la stessa domanda: perchè?

L'aperitivo e la cena a Mondello insieme a Milena mi distraggono dai miei pensieri a sfondo sociale. In realtà ero già stato distratto in spiaggia, alla baia del carabiniere, poco prima di andare via, dalle avances di una milanese, che non so neppure se rincontrero'.

Ma la sorpresa mi attende al mio rientro al campeggio, verso mezzanotte e mezza. Da che era semivuoto il campeggio si era popolato di gente e una comitiva di picciotti aveva praticamente circondato la mia tenda. Ubriachi e fumati fino al midollo stavano concludendo il loro festino proprio intorno le loro tende. Uno di loro stava poco bene e mi sono intrattenuto con loro per vedere come andava a finire, ma anche perchè mi sembravano sinceri e simpatici. Scambiamo quattro chiacchiere e scopro che erano li in 19 tutti provenienti dallo stesso paese, vicino Palermo.

Fumo con loro e poi vado a letto lasciandoli ancora in piena baldoria che erano le tre del mattino. I problemi arrivano ovviamente il giorno dopo.

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Sono nato il 28 settembre del 1973, sono stato allevato amorevolmente dai miei genitori Mario e Luciana in una ridente cittadina dei castelli romani, al secolo Albano Laziale, insieme alle mie due sorellone Cristina e Laura. Vivo a Roma dal 2007.
Mi sono laureato in filosofia alla sapienza di Roma nel 2002 e dal 2002 mi occupo di comunicazione sui nuovi media.
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