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Il blog di Federico Mercuri

martedì 24 giugno 2008

Continuiamo così, facciamoci del male…

Venerdì scorso sono stato all’Assemblea nazionale del Pd. Prendo spunto da questo evento per fare qualche considerazione sul triste momento politico che sta vivendo la sinistra in Italia.

L’Assemblea è stata una grande farsa, nemmeno tanto ben congegnata. Nonostante l’assenza dei due terzi dei delegati i lavori si sono svolti come se questo non influisse sulla vita democratica del partito.

Tutti d’accordo, con poche e timide sbavature, sulla fiducia al segretario Veltroni. Dunque niente congresso, si tira avanti, navigando a vista fino alle europee del 2009, sperando di non prendere una batosta troppo pesante.

La presidenza, composta da i ministri ombra, sembrava una schiera di avvoltoi in attesa dell’ultimo tracollo della propria preda, tutti pronti a prenderne il posto, ma nessuno con il coraggio di infiggere l’ultimo colpo, quello mortale.

Fuori dall’Assemblea però è tutto un fiorire di associazioni, fondazioni, aree o riviste che, a quanto si dice, contribuiranno al percorso politico del Pd. Se ne contano sette tra cui alcune già preesistenti al Pd. C’è la fondazione “Italianieuropei” di D’Alema e Amato, c’è “Quarta fase”, la rivista bandiera dei cattolici ex Ppi guidati da Fioroni, c’è l’associazione di Enrico Letta “360”, la “Fondazione di scuola politica” di Salvatore Vassallo, c’è l’associazione culturale “Pensiero democratico”, per ora ancora nella testa di Fassino, l’area dei “Coraggiosi” capitanata da Rutelli e la nascitura associazione di parlamentari “ReD” lanciata da Massimo D’Alema proprio oggi.

Ma che bello direte voi, tutte queste associazioni che manifestano un clima di fervido attivismo politico, pronte a mettersi al servizio del più grande partito della sinistra italiana. Purtroppo non è così. Si tratto solo di squallidi riposizionamenti e giochi di forza che vengono esercitati dai personaggi in questione, per conquistarsi la propria fettina di potere.

Ma proprio questi personaggi, e non solo loro, sono i responsabili del tracollo politico della sinistra in Italia. La loro grande colpa non è stata quella di non essere stati dei grandi leader, ma quella di aver monopolizzato la scena politica degli ultimi 20 anni in maniera del tutto egoistica, senza pensare a chi veniva dopo di loro.

Questa è una caratteristica comune delle generazioni degli anni 50 (quella che ha vissuto il '68 per capirci), la caratteristica di avere uno spiccato senso dell’egoismo e di pensare bellamente soltanto ai cazzi propri.

Visto che saremo noi (la generazione degli anni 70) che sconteremo, nell’immediato futuro, le colpe di questi signori, forse è il caso che ci diamo una svegliata e che li mandiamo a casa una volta per tutte.

A presto

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Sono nato il 28 settembre del 1973, sono stato allevato amorevolmente dai miei genitori Mario e Luciana in una ridente cittadina dei castelli romani, al secolo Albano Laziale, insieme alle mie due sorellone Cristina e Laura. Vivo a Roma dal 2007.
Mi sono laureato in filosofia alla sapienza di Roma nel 2002 e dal 2002 mi occupo di comunicazione sui nuovi media.
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