Ieri sera sono stato a cena a casa di Walter insieme alcuni amici, ex compagni di università.
Si è discusso di un po' di tutto, di cose serie e di cose meno serie ma alla fine i racconti di due degli ospiti hanno attirato le attenzioni di tutti noi.
Il primo, avvocato, calabrese, ha una tipografia nel quartiere universitario di Roma
Il secondo sommozzatore, siciliano, lavora all'aeroporto di Ciampino ma a breve riprenderà la sua professione di sub.
La cosa che mi ha colpito di più è che i due simpaticissimi e abili narratori, avevano una visione completamente opposta della vita.
L'avvocato tipografo era ed è tutt'ora dell'idea che il bello dell'Italia stesse nel fatto che gli italiani sono persone facilmente corruttibili. E ci raccontava come con qualche caffè e qualche mazzetta nella tasca giusta, riusciva a togliersi delle modeste soddisfazioni: risparmiare sull'istallazione e la manutenzione delle fotocopiatrici o anche semplicemente scampare ad una doppia multa per guida senza cinture e senza patente. "Questo è il bello dell'Italia - diceva - che tutto ha un prezzo".
Ascoltarlo è stato divertente e interessante, perchè raccontava uno spaccato più che reale della nostra società a cui tutti noi, chi più chi meno, diamo un piccolo contributo.
Il sub invece ci raccontava della sua esperienza sulle piattaforme petrolifere, delle immersioni e di lavori in cui ogni giorno rischi la vita. Ci ha raccontato degli scempi ambientali che ha visto con i suoi occhi e di quanto fossero corrotti anche quelli di greenpeace. Ci ha raccontato delle vere e proprie rapine di reperti archeologici, lui che era li per istallare sul fondo del mare telecamere che controllavano che tali cose non accadessero. ci ha raccontato di come gli operai del nord europa che fanno il suo stesso lavoro si organizzano e solidarizzano tra loro tutelando se stessi e il loro posto di lavoro, mentre gli italiani hanno sentimenti fratricidi. Ci ha raccontato di come un operaio egiziano risparmiava anche sul biglietto dell'autobus e non tornava a casa per interi mesi pur di mandare al figlio i soldi sufficienti per studiare.
Ascoltare lui invece è stato commovente, e anche il cinico quanto simpatico avvocato tipografo ascoltava in silenzio e alla fine gli ha chiesto: "Ma quanto prendi te per rischiare la vita, e soprattutto, perchè non resti a lavorare in aeroporto?".
Ho proposto ai due di girare una video intervista a confronto che spero poi di postare su questo stesso blog.
A presto
p.s.
un abbraccio affettuoso a walter, alle sue cene fantastiche (cucina da dio).
Andate a leggere il suo blog cliccando qui
FM
Il blog di Federico Mercuri
giovedì 22 maggio 2008
A cena da Walterino
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Sono nato il 28 settembre del 1973, sono stato allevato amorevolmente dai miei genitori Mario e Luciana in una ridente cittadina dei castelli romani, al secolo Albano Laziale, insieme alle mie due sorellone Cristina e Laura. Vivo a Roma dal 2007.
Mi sono laureato in filosofia alla sapienza di Roma nel 2002 e dal 2002 mi occupo di comunicazione sui nuovi media.
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Questa è la pagina della mia band: i MADENITA
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